Una storia che vale la pena di essere raccontata:
Immagina una domenica mattina di inizio settembre del fatidico 2020, oziando ancora a lungo nel letto con un buon caffè accanto, scorrendo senza fine le news dallo smartphone, abitudine presa durante il rigido lockdown dei mesi scorsi.
Un articolo di una testata periodistica locale mi incuriosisce, sembra interessante.
Parla di una casa editoriale fondata alla fine degli anni '70, la EDIRCA, che si rese conto che non esisteva una linea di libri che raccogliesse la cultura, la storia, le tradizioni delle CANARIE. Mano alla opera, riescono nel loro intento di sfornare una buona collana di titoli (dei quali parleremo in futuri articoli).
Purtroppo, dopo varie vicissitudini fino ad inizio anni 2000, la Editora Regional Canaria (EDIRCA) cessa di esistere assieme al suo amministratore.
Il magazzino sito in Escaleritas (Las Palmas), dovrà essere sgomberato, tonnelate(!)
di libri saranno destinate al macero destinate a diventare carta da riciclo. Che stretta al cuore avrebbe Guglielmo da Baskerville!
Per fortuna nei giorni nostri entra in gioco la FONDAZIONE TAMAIMOS, che si fa carico di varie decine di pallets carichi di eredità culturale e a sue spese trasferisce in un altro locale questo piccolo grande tesoro.
Ma bisogna ridare a questi libri lo scopo e la dignità per cui sono stati stampati: DIVULGAZIONE.
E di questo parla l'articolo che mi ha fatto saltare: c'è un richiamo alle Istituzioni, scuole, ASSOCIAZIONI e chiunque sia interessato, a prendersi carico e a ritirare GRATUITAMENTE una buona selezione, se per scopo divulgativo.
Non poteva presentarsi miglior occasione per "SOL DE CANARIAS - ASSOCIAZIONE CULTURALE DIFFUSIONE IDENTITÀ CANARIA" di compiere il primo atto, è ora di fare sul serio e dopo nemmeno cinque minuti ecco stabilito il contatto con la eroica FONDAZIONE TAMAIMOS.
Però c'è da attendere quasi due mesi, causa le ristrettezze del COVID 19.
Dopo tanta attesa finalmente arriva il giorno della raccolta, l'emozione si fa sentire, ma non sempre le cose vanno per il giusto verso.
La macchina che ci doveva portare dal sud di Gran Canaria fino ad una impervia zona industriale del nord per il momento tanto sospirato, ci pianta in asso! Trovare qualcuno che ci accompagni all'ultimo momento è impresa impossibile, tutto sembra sfumare per un manicotto dell'acqua rotto.
Però l'idea di avere una nostra piccola biblioteca nella nostra sede è troppo forte e armati di un valigione rosso, dove si spera entrino più libri possibili, ci si mette in cammino con
gli autobus locali (qui comunemente chiamate GUAGUAS, nome usato anche in Venezuela). Il viaggio è tortuoso però ameno e riusciamo ad arrivare appena in tempo. Missione compiuta: abbiamo così salvato una trentina di libri, constatando tutto
il reale "peso" della cultura!
A breve metteremo online il dettaglio della lista della nostra piccola ma preziosa
biblioteca e possiamo anticipare che ci sono spunti veramente interessanti.
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Grazie per essere arrivat@ fin qui.
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